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Privacy

Documento Programmatico sulla Sicurezza e privacy:
ecco gli adempimenti obbligatori per le autoscuole


Il Decreto Legislativo 196/2003, meglio conosciuto come “Codice della privacy”, prevede l’obbligo di redigere o aggiornare il DPS (Documento Programmatico sulla Sicurezza) entro il 31 marzo di ogni anno.


Ma questo obbligo c’è anche per le autoscuole? Facciamo rapidamente il punto della situazione
Per dati sensibili si intendono tutti quei dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, lo stato di salute, le convinzioni religiose, politiche, sindacali, la vita sessuale.
Questi dati, per comportare l’obbligo di redazione del DPS, devono inoltre essere trattati o anche solo custoditi elettronicamente (attraverso computer, supporti di back up, invio di e-mail ecc.). Se invece sono trattati o custoditi esclusivamente su supporto cartaceo non generano l’obbligo del DPS.


Quindi le autoscuole devono redigere o aggiornare il DPS?
NO perché le autoscuole gestiscono questo tipo di dati dei propri clienti solo su supporto cartaceo e non elettronicamente.
Nel caso in cui l’autoscuola si avvale di dipendenti o collaboratori trattando elettronicamente alcuni loro dati sensibili (ad esempio relativi allo stato di salute o malattia con la finalità dell’elaborazione dei cedolini paga) è obbligata invece a redigere una autocertificazione.
Il Legislatore infatti, attraverso la cosiddetta “manovra d’estate” (ossia il Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito nella Legge 6 agosto 2008 n. 133) ha introdotto questa importante semplificazione da parte del titolare del trattamento.
Quindi:
- le autoscuole NON DEVONO redigere o aggiornare il DPS (né tantomeno ricorrere a consulenti esterni che effettuino questo tipo di attività).
- Se trattano elettronicamente dati sensibili di propri dipendenti o collaboratori è sufficiente che elaborino un’autocertificazione.
L’autocertificazione andrà redatta entro il 31 marzo di ogni anno, andrà conservata in azienda ed esibita in caso di eventuali controlli. Non è previsto che all’autocertificazione venga attribuita data certa.
La redazione di SIDA ha predisposto un fac-simile di autocertificazione. Clicca qui per scaricare il documento.

È comunque importante ricordare che l’elaborazione dell’autocertificazione non sostituisce in alcun modo l’obbligo di adottare tutte le altre misure minime di sicurezza informatica dei dati (cioè adozione di un software con password di accesso e autenticazione, di un sistema antivirus e firewall di protezione, di un sistema di back up e restore – ripristino dei dati).
In proposito facciamo presente che i software SIDA sono dotati di tutte le misure di tutela e garanzia dei dati previste dalla legge.
Ecco il link per scaricare e stampare la dichiarazione di conformità dei prodotti SIDA. Clicca qui per scaricare il documento. (come previsto dall'art. 25 del "Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza" del Codice della Privacy DL 30/6/2003 n. 196).
Attenzione! SIDA e Autosoft Multimedia non si assumono nessuna responsabilità in merito alle competenze sulla privacy, ricordando che il responsabile della sicurezza è sempre una persona designata dal titolare dell'autoscuola stessa.
Per maggiori informazioni o chiarimenti è possibile consultare il sito del Garante della privacy a questo indirizzo http://www.garanteprivacy.it

Che cosa è il Codice della Privacy

Dal 1 gennaio 2004 è in vigore il Codice della Privacy, il testo unico che regolamenta in maniera uniforme (prima c'erano leggi e decreti emanati in tempi diversi, a volte anche in contrasto tra loro) il trattamento dei dati personali, sensibili e giudiziari di ogni cittadino.
L'obiettivo più importante è quello di tutelare questi dati al fine di evitarne la diffusione indiscriminata e potenzialmente dannosa. Oggi come oggi, i data base esistenti in ogni azienda sono delle risorse importantissime dal punto di vista economico e politico: dall'incrocio dei dati esistenti, si può molto facilmente arrivare alla definizione di un profilo molto preciso di ogni persona, conoscerne non solo le generalità ma anche i gusti, le disponibilità finanziarie, le abitudini, i punti deboli, le malattie, la storia.
Come privati cittadini, non abbiamo solo il diritto di autorizzare o meno il trattamento dei nostri dati. E' nostra facoltà, in qualsiasi momento, di controllare il funzionamento, la destinazione e l'esattezza delle informazioni in possesso delle aziende e degli enti pubblici. Per questo, il Codice ha stabilito che l'informativa (art. 13) che noi firmiamo al momento della compilazione di qualsiasi modulo, sia chiara ed esaustiva. In particolare, nel caso siano in gioco dati “sensibili” come lo stato di salute o le proprie convinzioni religiose, anche le strutture pubbliche devono adottare procedure più rigorose.
Nel Codice sono contenute norme che interessano tutti noi in qualità di privati cittadini, ma anche norme che coinvolgono direttamente le aziende.

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