Arrestato direttore della Motorizzazione di Foggia, sotto sequestro due autoscuole

In manette 36 persone, coinvolte anche 2 autoscuole

Operazione "walkie talkie": 36 persone in manette.
La Squadra Mobile della Questura di Foggia ha scoperto una truffa ai danni delle motorizzazioni civili di Bari e Foggia; l’accusa nei confronti degli indagati è quella di corruzione, sostituzione di persona, falsità materiale e ideologica.
I numeri: 66 ordinanze di custodia cautelare di cui 36 agli arresti. Alcune ordinanze sono state eseguite in provincia di Parma, Milano, Mantova, Vicenza, Campobasso e Bari.
I fatti: organizzavano esami truccati per fare ottenere la patente senza problemi per la cifra di 2000 euro. Sostituendo il candidato vero con un’altra persona che sapeva risolvere il quiz, oppure fornendo al “cliente” una ricetrasmittente per comunicare le soluzioni dei quesiti. Coinvolto il direttore dell’UMC provinciale di Foggia, l’ing. Vito Pompa. All’organizzazione a delinquere  appartenevano anche 6 spacciatori di droga e un medico compiacente che rilasciava certificati medici con troppa facilità. I locali e i veicoli di 2 autoscuole del Foggiano sono finiti sotto sequestro con l’ordinanza di custodia cautelare.
Le modalità: più di frequente, fornivano al candidato una ricetrasmittente nascosta sotto gli abiti e si piazzavano, con la macchina, vicino all'ingresso della Motorizzazione in un'area di sosta privata, avendo gli apparecchi un raggio di ricezione limitato. Gli esami truccati si svolgevano per questo motivo sempre in un'aula al piano terra. Il candidato non doveva fare altro, durante l'esame, che leggere le domande a bassa voce e aspettare le risposte giuste (vero o falso) trasmesse attraverso un linguaggio in codice. Una modalità più rischiosa prevedeva la sostituzione del candidato stesso con un'altra persona abile nella risoluzione dei quiz. Tutto questo era possibile sostituendo la fototessera del candidato, nella documentazione originale, con quella del sostituto. A esame concluso si provvedeva a ripristinare la foto giusta e tutto si concludeva così. Fino a oggi.