Esami della patente: il riconoscimento è valido anche tramite il documento fisico

La circolare prot. 11085 del 9 aprile 2025, a firma dell'ing. Stefano Fabrizio Riazzola, risolve le difformità procedurali, presenti a livello nazionale, sulle modalità di identificazione dei candidati all'esame della patente.
Nel 2023, nelle Motorizzazioni di tutta Italia è stato introdotto il sistema “Face recognition” per procedere in modo più veloce all'identificazione del candidati all'esame di teoria della patente e della CQC (ne avevamo parlato in questo articolo). In particolare, è diventata obbligatoria l'installazione di due diverse postazioni di Face Recognition: una relativa al "Sistema di Accesso e Riconoscimento al Varco" e una relativa al "Sistema di Accesso e Riconoscimento all'Esame".
In pratica, sia prima di entrare nell'aula, sia prima di fare l'esame seduto alla propria postazione davanti al pc, il volto del candidato viene visualizzato da una web-cam collegata agli archivi interni, che fa “il match” (l'associazione) e capisce in automatico se la persona fisica è la stessa di quella registrata negli archivi.
Di solito, tutto fila liscio e il sistema aiuta in effetti ad accelerare i tempi degli esami.
Ma cosa succede se, per un motivo o per l'altro, il match non avviene e la web-cam non riconosce il candidato?
L'Ing. Riazzola ha affermato, una volta per tutte, che si può procedere con l'identificazione “classica” attraverso il documento di riconoscimento, così come si faceva una volta quando ancora non erano presenti i dispositivi di acquisizione biometrica.
Ricordiamo dunque ai candidati alla patente e alla CQC di portare sempre con sé al momento degli esami un documento di riconoscimento in corso di validità, così da fare fronte anche a questa, seppur remota, eventualità di mancato riconoscimento da parte delle apparecchiature.
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